6Storia
Le Terme di Saturnia e le sue acque sulfuree che sgorgano dal sottosuolo con una portata di 800 litri al secondo ed una temperatura costante di 37° Centigradi, erano conosciute già ai tempi degli Etruschi i quali avevano individuato nella sorgente virtù "miracolose". Successivamente, a partire dal 280 a.C., furono i Romani a trarre beneficio da queste acque. Furono i primi a creare veri e propri edifici per lo sfruttamento terapeutico della sorgente, sono tutt’oggi visibili numerosi reperti a testimonianza dell'operato dei Romani. Nel Medioevo la particolarità di questo luogo, dovuta al vapore acqueo, al calore sprigionato e all'odore di zolfo, propiziarono molte leggende. Si narrava che il diavolo uscisse da qui quando lasciava gli inferi. Il territorio veniva descritto come un luogo in cui sgorgavano acque stregate, che andavano a depositarsi in pozze fumanti e bollenti, diffondendo nell'aria un acuto odore satanico. Le cronache del tempo ricordano convegni di maghi e di streghe, sortilegi e riti sabbatici. Sempre nel medioevo le terme di Saturnia vennero citate da Papa Clemente III che in una bolla del 1118 cita "hospitale de balneo" e "un locale di soggiorno per coloro che si recavano ai bagni caldi sulfurei di Saturnia". Oggi le Terme di Saturnia sono conosciute in tutto il mondo, tuttavia ebbero una prima struttura organizzativa soltanto nel 1865, quando il Dott. Bernardino Ciacci provvide a bonificare il terreno della fonte, e ristrutturando gli edifici preesistenti, diede vita ad un efficiente stabilimento termale. Nei primi del Novecento fu edificato l'albergo e le analisi complete delle caratteristiche chimiche dell'acqua, effettuate dal Dipartimento di Chimica delle Università di Siena, Pisa e Roma, confermarono le grandi proprietà salutari della stessa. Nel 1978 la Regione Toscana autorizzò l'apertura permanente del centro con attività balneo-fangoterapiche e dette inizio così al percorso che ha portato le Terme di Saturnia ad ottenere la fama mondiale che oggi hanno raggiunto.