1Breve descrizione
Nella città polacca di Sokółka, nella Polonia nord-orientale, quasi al confine con la Bielorussia, nella chiesa dedicata a sant'Antonio di Padova, durante la messa domenicale del 12 ottobre 2008 un'ostia consacrata cadde accidentalmente a terra: dopo essere stata recuperata dal celebrante, don Filip Zdrodowski, fu posta nell'acquamanile (contenente l'acqua per il lavaggio delle dita dopo la distribuzione della comunione), come è consuetudine in questi casi[1]. Al termine della messa, suor Julia Dubowska ripose il tutto in cassaforte.
Domenica 19 ottobre la suora riaprì la cassaforte e notò che, al centro dell'ostia quasi sciolta, si era formato come un coagulo rosso, simile a sangue. L'arcivescovo di Białystok, mons. Edward Ozorowski, interpellato dal parroco, lo invitò a prelevare l'ostia residua, insieme al coagulo, e a porla su un corporale bianco che venne chiuso nel tabernacolo.
Dopo le indagini scientifiche, il 30 marzo 2009 la diocesi di Białystok istituì una commissione eccesiastica per investigare su quanto accaduto. Le conclusioni furono le seguenti:
Il materiale esaminato è lo stesso di cui si era occupata suor Julia Dubowska dal 12 ottobre 2008, e non vengono considerati possibili l'intervento o la manomissione di terzi.
Il 14 ottobre 2009, il Rettore dell'arcivescovado di Białystok dichiara che "l'evento di Sokółka non si oppone, ma anzi conferma, la fede della Chiesa", e riconosce ai fedeli la possibilità di adorare la reliquia.
Il 2 ottobre 2011 l'ostensorio contenente il corporale, i frammenti di ostia e il tessuto viene trasferito solennemente, alla presenza di 35.000 fedeli, nella cappella della Madonna del Rosario che si trova nella chiesa parrocchiale, dove viene esposto per l'adorazione insieme a un ostensorio con il Santissimo Sacramento. Sono numerosi i fedeli che ogni giorno si recano in pellegrinaggio, e sono segnalate molte guarigioni fisiche e spirituali.[